venerdì 21 dicembre 2007

Gangster n. 1 (2000)


Titolo originale: Gangster No. 1
Regia:
Paul McGuigan
Sceneggiatura: Johnny Ferguson
Cast: Paul Bettany, David Thewlis, Malcolm McDowell, Saffron Burrows
Nazione: Gran Bretagna, Germania, Irlanda
Durata: 1h 36'

Un ristorante affollato di signori ben vestiti. Un ring al centro della sala dove due pugili stanno combattendo con tenacia. Sigari, alcool e risate. All'improvviso una notizia: Freddie Mays sta per uscire dal carcere, dopo 30 anni. E da questo momento comincia un lungo flash-back che ci narrerà l'ascesa al potere di un giovane inglese nel mondo della criminalità londinese.
Paul McGuigan (Slevin - Patto criminale) si deve essere fatto una bella scorpacciata di flim sui gangster, dai vecchi noir a Pulp Fiction. E devono anche essergli piaciuti parecchio, a giudicare da questo suo primo lungometraggio. Ma il regista inglese non è caduto nel facile errore di scopiazzatura, tutt'altro, racconta una storia abbastanza banale e sempliciotta in uno stile innovativo e diverso, che culmina in almeno un paio di occasioni in colpi di genio.
Certe scene infatti sono delle vere chicche, spesso impreziosite da una collocazione insolita della macchina da presa, e da un personaggio come quello interpretato da Bettany che si presta a scene memorabili.
Interessante è infatti la psicologia contorta che domina la personalità del protagonista, che mai viene nominato: nei titoli di coda leggiamo "young gangster" e "gangster 55", che sarebbe poi il giovane mafioso cresciuto.
Gangster è un uomo a cui conta solo avere tutto ciò che lui desidera, e venera il suo capo, Freddie Mays, un boss elegante e raffinato ma che perde colpi quando si innamora delle bella Karen. Il giovane non sopporta le donne, non si crea dei veri amici e quello che un tempo era un sentimento di quasi devozione si trasforma in invidia, che incattiverà ancora di più l'animo già "torbido e tormentato dall'interno". L'espressività dell'attore ben si accompagna al ruolo di schizzato in stile british, e in alcuni frangenti, per esempio quando nel locale guarda torvo Karen parlare col suo mentore Freddie, mi ha ricordato Alex di Arancia Meccanica. Soltanto alla fine del film ho realizzato che il vecchio gangster è interpretato da Malcolm McDowell, cioè il drugo della pellicola di Kubrick. E' una coincidenza forse?
C'è da segnalare inoltre che essendo una storia che narra di gangster non mancano episodi di violenza, anche cruda, ma in questo film viene solitamente suggerita, e in un'occasione fa quasi sorridere, sempre che la cronaca a mo' di partita di calcio da parte del protagonista di un uomo agonizzante possa divertire.
Uscito nello stesso anno di Snatch di Guy Ritchie, ma riscuotendo meno successo, il cinema inglese cerca di ritagliarsi il suo spazio in un genere più tipicamente americano, e ci prova con due registi che sanno il fatto loro: citano e non copiano, hanno uno stile moderno ma non frivolo, e una voglia di trovare nuove soluzioni, anche piccole e semplici, che si fanno apprezzare.
Che dire quindi? Dio salvi il cinema inglese!

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