domenica 17 agosto 2008

Attenti al boscaiolo!


Sono (erano) in cinque e amano gli ACDC. Ma non rinnegano nemmeno le loro origini di boscaioli canadesi. E sono un po' schizzati.
Niente di strano allora quando questi ragazzi adottando il nome Jackyl, sfornano nel 1992 un album citazionista, divertente, patriottico e cafone.
Basta la sola "The Lumberjack" a sintetizzare il tutto: un bluesaccio grezzo e sporco, che ti fa venire voglia di buttarti in una pozza di fango anche se hai indosso la tua camicia preferita, di svuotare la tua Fanta nel lavandino per aprirti minimo 4 birre e di muovere la tua testaccia a ritmo di musica.
Ma un banale riff blues a noi non basta mica... quindi aspettate con pazienza fino alla metà della canzone, quando il cantante Jesse Dupree abbandona il microfono per "suonare" la motosega! Avete capito bene... voce, chitarre, basso, batteria e motosega! Semplice quanto geniale!

Adesso vi basta cliccare play e allontanarvi da qualsiasi superficie legnosa a voi vicina... potrebbe risentirne del vostro coinvolgimento musicale!

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mercoledì 6 agosto 2008

Non si puo' imitare Il Re!

Camminerò
Fuori e dentro di me
Fuori da chi mi avete chiesto
Vi lascierò
In giro i giochi che ho
Voi fate pure, io, intanto, non cresco

Ligabue - Ultimo Tango A Memphis




Attacca così la canzone 'Ultimo Tango A Memphis' di Ligabue che molti di voi avranno sentito nel disco 'Su e giù da un palco', registrazione di un live del liga dove presentò questa nuovissima canzone inedita.
Non molti sanno che questa canzone è in realtà una cover di un capolavoro di Elvis che si intitola 'Suspicious Minds'.
I più rivoltosi aspettino a gridare al plagio, in realtà Ligabue ha dichiarato che la sua canzone è una cover e un sentito tributo al Re, che viene anche citato e omaggiato nel testo della canzone.
Fin qui tutto bene se non fosse per il testo che fa accapponare la pelle:

Conosco il buio ed altri posti
E mi slaccierò
Quella cintura che so
Che ti fa dire "ci siamo già visti ?"


Non voglio entrare nel merito delle dimensioni del liga, ma dico, ce lo doveva per forza fare notare ?? adesso, una persona penserebbe che anche la canzone di Elvis vertesse su temi simili: invece no, 'Suspicious Minds' parla invece di come l'amore sia una trappola dalla quale non si puo' uscire se si continua a essere innamorati, una delle canzoni migliori del Re.

Elvis - Suspicious Minds



Per chi si stesse chiedendo "Se ce l'hai con Ligabue perchè vieni a scaricare il tuo disagio giovanile su di noi ??", posso rispondere che in realtà tutto cio' è una lunga introduzione a ciò a cui volevo puntare veramente.

Nell'ultimo album di Elio e le storie tese, possiamo ascoltare la canzone 'Ignudi fra i nudisti', una simpantica canzone che parla del tipico diverbio estivo "mare o montagna ??", ebbene questa simpatica melodia racchiude in realtà un segreto, non è altro che la canzone "Suspicious Minds" suonata al contrario.

Elio e le storie tese - Ignudi fra i nudisti



Citando wikipedia:
"The italian band Elio e le Storie Tese released in 2008 a song called "Ignudi fra i Nudisti" (Naked Among Nudists), included in their studio album Studentessi. The music is a complete reverse version of "Suspicious Minds" so this song is probably the first "coverse" in history."

Ecco la controprova della veriticità della "coverse":




Cosa ne direbbe Il Re di tutto questo ?? Bhè spero che almeno abbia apprezzato l'impegno :)



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domenica 3 agosto 2008

Report Rockin' Field Festival 2008


La parola "estate" raccoglie in mezzo alle sue tre sillabe una moltitudine di elementi: caldo, mare, code in autostrada, calciomercato, scuole chiuse, ragazze che girano con l'80% del proprio corpo scoperto, gelati, tormentoni ridicoli. E festival metal.
Analizziamo quest'ultima voce. Nei tre mesi che vanno da giugno ad agosto compresi, orde di fan del rock duro e cattivo possono ritrovarsi a sudare tutti insieme sotto il sole in numerosi e apprezzati festival che offrono la possibilità di poter sentire diverse band tutte in un unico giorno. I più famosi in Italia sono sicuramente il Gods of Metal e l'Evolution, mentre in Europa a farla da padrone è il Wacken, nord della Germania, tappa fondamentale per chi ama distruggersi i timpani (e non solo).
Quest'anno la nostra tricolore terra ha ospitato un nuovo ed interessantissimo evento, che risponde al nome di Rockin' Field Festival.
Un inizio davvero scoppiettante, basta leggere il nome dei due gruppi di punta: Helloween e Avantasia! Non ci sono scuse per non andare, e dopo un cambio di location (all'inizio il tutto si sarebbe dovuto svolgere ad Adro, provincia di Brescia) ci si precipita all'Idroscalo di Milano.

Scendiamo dalla macchina e sentiamo (il mio amico ed io) gli ultimi stralci di quello che è stato lo show dei Biomechanical: questo vuol dire che oltre loro ci siamo persi i Clairvoyants (ho scoperto in questo istante che c'erano), i White Skull e gli Eluveitie. Chi sa pronunciare il nome di quest'ultima band è pregato di farmi un fischio!
Varchiamo i cancelli e il bagno di folla salta subito all'occhio... quanta poca gente! Poi con il tempo il popolo metallaro si farà vedere (e sentire), ma così d'impatto è stata una brutta impressione!

Neanche il tempo di guardarsi bene intorno che salgono sul palco i Threshold, formazione inglese che non conoscevo ma che mi ha fatto una buona impressione. La loro proposta musicale, del massiccio prog-metal, è valida, ma non possono essere di certo definiti degli animali da palcoscenico. Comunque bravi, non mi lamento!

Successivamente è il turno dei Vision Divine, band nostrana che continua a dare prova di essere più che capace! Una prestazione veramente buona, un Lione sempre squillante e una serie di brani tritasassi, melodici e raffinati. Ben fatto.




Appena finisce il loro show le gocce d'acqua che stavano carezzandoci i capelli si trasformano in gavettoni di pioggia! Un torrido e soleggiato pomeriggio estivo muta senza preavviso cercando di rovinare la festa ai più, ma niente può fermare dei ragazzi affamati di musica, e con un po' di ritardo sulla scaletta salgono sul palco gli olandesi Epica.
Un concerto che non dimenticherò mai! Non tanto per loro, che non ho mai apprezzato più di tanto sebbene sappia riconoscere che nel loro genere (qualunque esso sia) sono validi, ma piuttsto per tutta l'acqua che ci è precipitata addosso! Ma si era lì per divertisi, e così è stato abbastanza facile non badare a quel fac-simile di tormenta che si è abbattuta sull'Idroscalo.
Riguardo gli Epica ho solo una cosa da dire: ma dove se ne va ogni due secondi le bella Simone? Canta, poi sparisce, ritorna, scappa di nuovo e così via. Non ti piace proprio il palco? Comunque ha vinto il premio come migliore headbanging... complimenti!




Torna finalmente il sole, per poco data l'ora, e dopo un'attesa spasmodica (per il sottoscritto) ecco spuntare davanti ai nostri occhi le zucche tedesce più adorate da sempre: ladies and gentlemen... Helloween!
Ora comincio ad essere vergognasamente di parte, ma il loro show è stato davvero grandioso! Sempre felice, sorridenti, Andi Deris è un coinvolgente mattachione, ben accompagnato da uno chicosissimo Michael Weikath ben contento di accendersi una sigaretta dopo l'altra, e una scaletta formidabile.
Pensate, hanno aperto con Halloween... da brividi, per poi passare attraverso una serie di intramontabili classici come March of Time, Eagle fly free, Dr Stein (goduria!) più pezzi nuovi come As long as I fall. Fra giganti zucche gonfiabili e allegria si è arrivati al micidiale combo finale composto da Future World e I want out. E applausi a scena aperta. Fantastici!






Tanta era la mia gioia che quasi dimenticavo che c'era ancora uno spettacolo da vedere... e che spettacolo!
Il palco subisce qualche modifica (viene montata una bella pedana dietro la batteria), nuove luci vengono installate qua e la e viene calato un telone raffigurante uno scheletro fungente da spaventapasseri che ci ricorda che il momento degli estimatori di Avantasia è ormai giunto.
Si spengono le luci e parte la nuova Twisted Mind ed è già il delirio. Tobias Sammet è in forma strepitosa (come sempre), e si comporta come un incrocio fra Steven Tyler (nel look e in certe movenze) e David Lee Roth (nei salti), correndo come un pazzo per tutto il palco, rischiando pure di cadere, regalando sorrisi a tutti e liberando i suoi acuti appena arriva il momento buono.
Ad accompagnarlo, oltre agli ottimi musicisti, ci sono Andre Matos (Angra, Shaman) in versione piratesta, il pitbull Jorn Lande (Masterplan), il dinoccolato Bob Catley (Magnum) e la bionda Amanda Sommerville.
L'intesa fra tutti è ottima, lo spettacolo scorre via che è una bellezza, Tobi è un frontman esemplare (terza volta che lo vedo e lo confermo sempre) e i pezzi sono cantati da tutti. Molti dal nuovo album, come la formidabile The Scarecrow, la pop-song (parole di Tobi) Lost in Space, Another angel down e così via, ma le vere emozioni arrivano con Reach out for the light, accompagnata da una bandiera dell'Italia e un inneggiamento a Luca Toni (il buon Sammet è tifoso del Bayern Monaco), Farewell, cantata da tutti, Serpents in Paradise e la mitica Sign of the Cross che vede coinvolti tutti i cantanti sul palco.
Uno spettacolo che vale il prezzo del biglietto, un sogno divenuto realtà, un brivido per tutta la schiena: grazie Tobi, continua così!






A questo punto è tempo di tornare in hotel (il giorno dopo tocca ad Elvenking e Mago de Oz), con la consapevolezza di aver passato una giornata splendida, merito di persone che credono in quello che fanno, e per nostra gioia lo sanno fare bene, con dosi inaudite di passione e di amore che fanno tanto bene alla musica.
Un ulteriore ringraziamente va a Ste, il mio compagno d'avventura... grazie!!


N.B. Tutte le foto vengono dal sito http://delrock.it/

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