giovedì 3 gennaio 2008

Grosso guaio a Chinatown (1986)


Titolo originale: Big Trouble in Little China
Regia: John Carpenter
Sceneggiatura: Gary Goldman, David Z. Weinstein, W.D. Richter
Cast: Kurt Russel, Dennis Dun, Kim Cattral, Victor Wong, James Hong
Nazione: USA
Durata: 1h 39'

La lunga carriera di John Carpenter è costellata di successi e di flop. Molti dei suoi titoli sono noti anche a chi di cinema non conosce poco e niente, basti citare Halloween o La cosa. Se poi si ha un briciolo di conoscenze in più allora ecco anche 1997: Fuga da New York e Il seme della follia. Grande merito del regista, oltre quello più importante di girare ottime pellicole, è quello di non fossilizzarsi su un unico genere. Così abbiamo un po' thriller/slasher, fantascienza, azione e vari tipi di horror, da quello apocalittico ai vampiri. E poi c'è Grosso guaio a Chinatown.
Dopo l'insuccesso commerciale di Starman (in bilico fra romanticismo e fantascienza) la 20th Century Fox gli affibia di girare un soggetto nato un paio di anni prima. E il risultato è ancora adesso sorprendente.
Per ottenere Grosso guaio a Chinatown basta avere una dose potentissima di azione, con sprazzi di tentato machismo tamarro, aggiungere ironia spicciola, combattimenti kung-fu per dare ancora un po' di sapore e quel tanto che basta di elementi sovrannaturali, da uomini ultracenternari e mostri.
Il protagonista è un brillante Kurt Russel nei panni di Jack Burton, un camionista dai capelli lunghi che va in giro in canotta, jeans e stivaloni, un tipo dalla lingua lunga che bazzica spesso nel quartiere cinese dove ha come amico Wang Chi, un ragazzo all'apparenza timido e impacciato. L'avventura comincia abbastanza presto: i due vanno con il camion all'aeroporto per prendere la promessa sposa di Wang Chi, una bellissima ragazza cinese con gli occhi verdi, ma una gang la rapisce sotto i loro occhi. Jack non ci sta e decide di aiutare il suo amico, e si troveranno invischiati in una faccenda assurda che va oltre la loro immaginazione, dove una Chinatown della modernissima San Francisco si trasformerà in un teatro di avvenimenti vecchi quanto la gloriosa tradizione cinese.

Non bisogna pensare a questo Grosso guaio... come al classico film con l'eroe muscoloso che risolve tutte le situazione con astuzia e ammazza i nemici con scioltezza: Jack Burton, che dovrebbe rappresentare appunto l'eroe, sebbene sia il protagonista non è propriamente a suo agio ad affrontare certe situazioni, se ne esce con frasi da duro ma poi si mette fuori gioco da solo, si prepara con il suo fedele coltello ad un duello ma i nemici sono stati già messi ko, dice battutine stupide a nemici mortali, e ha dei problemi (che gli saranno utili) a manovrare una sedia a rotelle. Per fortuna ha coraggio e muscoli da vendere e riesce sempre a cavarsela.
Dato il suo personaggio caricatura dei veri eroi il simpatico protagonista ha con se' una spalla che lo metterà in secondo piano nelle scene d'azione, ovvero Wang Chi, questo "fragile" cinese che per salvare la sua bella mette in mostra uno stile di lotta micidiale. Bruce Lee avrebbe apprezzato!
Big Trouble in Little China è quindi alla fine una presa in giro intelligente dei film di azione, tutto dedito all'intrattenimento, con battute trash ad effetto e situazioni comiche che ancora oggi, a 21 anni di distanza dalla sua uscita, centra l'obiettivo che probabilmente Carpenter aveva in testa.

La frase:
Sei pronto?
Io sono nato pronto.

Curiosità:
-Inizialmente il film doveva essere ambientato nel far west
-Il sudore di Kurt Russel è reale in quanto durante la ripresa di certe scene l'attore aveva la febbre
-Ai botteghini è stato un flop, ma con gli anni il film ha avuto un grande successo nel mercato delle videocassette.

Etichette: ,

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page