giovedì 10 gennaio 2008

Funny Games (1997)


Regia: Michael Hanneke
Sceneggiatura: Michael Hanneke
Cast: Susanne Lothar, Ulrich Mühe, Arno Frisch, rank Giering
Paese: Austria
Durata: 1h 44'

E' tempo di vacanze. Una semplice e spensierata famiglia si reca nella loro residenza in riva al lago. L'atmosfera è rilassata, mamma e papà ammazzano il tempo in auto giocando, il figlioletto è felice e tutti non vedono l'ora di rilassarsi e divertirsi fra gite in barca e giornate in compagnia di buoni amici. Ma una musica furiosa e indiavolata attacca all'improvviso, creando un forte contrasto con quello che i nostri occhi vedono sullo schermo: presagio che qualcosa forse andrà storto. Nemmeno il tempo di disfare le valigie che Anna, Georg e il piccolo Georgie ricevono una visita: un ragazzo, amico dei vicini, chiede in prestito delle uova. Niente di più normale, lo abbiamo fatto tutti. Poi le uova si rompono. Capita anche questo. E poco dopo arriva l'amico del giovane. Tutto quello che accade dopo sarà terribile e spietato.
Fra pochi giorni al cinema potrete tutti andare a vedere Funny Games, regia di Michael Hanneke con Tim Roth (il mitico Mr Orange de Le Iene) e la bellissima Naomi Watts (La promessa dell'assassino, Mulholland Drive). Questo film altro non è che un remake di una pellicola uscita 10 anni prima diretta sempre da Michael Hanneke.
Viene spontaneo chiedersi: perchè fare a così poco tempo di distanza un remake di un proprio film?
Probabilmente il primo Funny Games non aveva riscosso grande successo fuori dall'Austria, mentre quest'ultimo vantando di un cast di tutto rispetto avrà maggiore fruibilità.
Passiamo al film. I personaggi principali sono 5, divisibili come nelle fiabe in buoni e cattivi. In questo caso i buoni sono inspiegabilmente presi di mira da due folli ragazzi, Peter e Paul (o Tom e Jerry come si chiamano fra di loro) che hanno voglia di giocare, o meglio di terrorizzare, la malcapitata famiglia per un'intera notte. L'intrattenimento è la loro parola d'ordine, trasformando così tutta la vicenda in un Grande Fratello dell'orrore, dove noi siamo gli spettatori; più di una volta Paul ce lo ricorda, fissandoci dritti negli occhi e rivolgendosi direttamente a noi.
Funny Games è tragicamente realistico e ci offre delle scene crude e malate, cariche di dramma e tensione. Sebbene sia potenzialmente una bomba, il film però non riesce a decollare completamente, non affascina al 100%, difettando forse un po' nella grinta e calando di ritmo in almeno una ventina di minuti nella seconda parte. Il finale è comunque eccezionale.
Non riuscitissimo dunque, ma certamente non da buttare via. Staremo a vedere cosa verrà fuori con il nuovo Funny Games.


Ulrich Mühe, protagonista anche del recente Le vite degli altri, da poco scomparso a soli 54 anni

Etichette: , ,

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page